Lu strisciu ti lu campanieddu (San Vito dei Normanni)

Lu strisciu ti lu campanieddu

Sentu lu strisciu ti lu campanieddu*
forse il mio amore, forse il mio amore,
sentu lu strisciu ti lu campanieddu
forse il mio amore mi viene a trovar.

La prima domanda che lui mi ha fatto
chi c’era in casa, chi c’era in casa,
la prima domanda che lui mi ha fatto
chi c’era in casa, il vostro marì.

Mio marito sta sul lavoro,
sto ben sicura, sto ben sicura,
mio marito sta sul lavoro,
sto ben sicura, stasera non vien.

Quando la sera venuto è il marito
stanca e svenita, stanca e svenita,
quannu la sera è venuto il marito,
stanca e svenita sul letto ammalà.

Mali di testa, malincunia
maritu mia, maritu mia,
mali di testa, malincunia
maritu mia mi senti morì.

Sciamu alla chiesa ti Santa Chiara
per dir la messa, per dir la messa,
sciamu alla chiesa ti Santa Chiara
per dir la messa per farla guarir.

Non ci son messi né miticini**
solo la guardia, solo la guardia,
non ci son messi né miticini
solo la guardia per farla morir.

Tutte le donne che c’hanno il marito
di un altro amico, di un altro amico,
tutte le donne che c’hanno il marito
di un altro amico si fanno baciar.

*Sento il suono del campanello

**medicine

Note: Un altro canto che narra vicende di infedeltà.
Il marito, scoperto il tradimento della moglie, veglia sulla sua malattia con l’intento di lasciarla morire.
L’ultima strofa si chiude con un messaggio amaro e senza speranza rivolto ai mariti.